Gli Struffoli: Storia di un dolce senza tempo!

Struffoli neapolitan food

Piccole palline di pasta, prima fritte, poi ricoperte completamente dal miele ed infine decorate con i “diavulilli, da servire freddi a tavola per la gioia di tutti i presenti.

Gli inventori degli struffoli sembra siano stati i Greci: L’origine della parola sarebbe infatti da ricercare nel termine “strongoulus”, che significa “arrotondato” e nel termine “pristos”, che vorrebbe dire invece “tagliato”, anche se un’altra versione del nome vorrebbe che la parola struffolo derivasse dal verbo “strofinare”, che in un certo senso è il gesto che si fa per lavorare la pasta.

Ma a prescindere dalla sua origine, sappiamo tutti che gli Struffoli sono tra i dolci più famosi al mondo dell’arte pasticcera napoletana, conosciuti anche con il nome di “Strangolaprevete”, vengono oggi preparati in tutta l’Italia centro – meridionale, con nomi diversi in base alla regione: A Palermo vengono chiamati “Strufoli”, con una sola F, mentre in Abruzzo sono conosciuto come “Cicerchiata”, a causa della forma simile alle cicerchie, mentre infine, in Calabria ed in Basilicata vengono chiamati “Cicerata” per la loro somiglianza ai ceci.

Preparare questi dolci non è semplice! Il vero Struffolo deve essere piccolo e per attaccare quante più “palline possibile” occorre aggiungere la giusta quantità di miele, l’elemento chiave che fa di questo dolce una specialità natalizia. Gli Struffoli però da soli non bastano; altrettanto importanti, infatti, sono le decorazioni, costituite generalmente da arancia, cedro, zucca candita e soprattutto confetti colorati (I famosi diavulilli)!

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